Luci e ombre del Maggio 2013: i
genitori non partecipano ai lavori di chiusura del Manifesto pedagogico per
Milano
L’organismo
della Rappresentanza Cittadina, il “supercoordinamento” dei genitori eletti
nei Servizi all’Infanzia, che raccoglie le informazioni su tutta la città e
coordina l'attività degli 80 Consigli di Unità Educativa (eletto ufficialmente
a fine gennaio e mai ancora convocato per un primo confronto con
l’Amministrazione), ha deciso
ufficialmente di non partecipare ai lavori di chiusura del Maggio 2013, a
cui tutti i genitori dei Servizi all’Infanzia di Milano erano stati invitati.
E ci fa
piacere che l’Assessore, attraverso un comunicato stampa, rivendichi il
raggiungimento di tali e così importanti obiettivi! Probabilmente noi della
Rappresentanza Cittadina viviamo in un città diversa, o forse abbiamo i
paraocchi e ci accorgiamo solo della situazione drammatica in cui versa la
maggior parte delle scuole della nostra città, e che da tempo denunciamo sia
all’Assessore che sui giornali, per i seguenti problemi:
- Carenza
di personale educativo. Nell’anno scolastico 2012-2013 non è stata
prevista in modo organico la figura della DOA (dotazione organica aggiuntiva),
che permetteva di tamponare eventuali assenze temporanee delle educatrici di
ruolo, causando ai nostri figli gravissimi disagi. 27 educatrici a progetto non
ci sono più dal 7 marzo; durante tutto il corso dell’anno, i nostri bambini
sono stati smistati in sezioni diverse innumerevoli volte, ci è stato chiesto
in più occasioni di andare a prenderli prima, ci sono servizi in cui le
Funzionarie non sanno più come garantire i servizi di pre e post-scuola. Allo
stesso tempo, abbiamo evidenza di più di un caso di certificazione di
disabilità in corso d'anno a cui non è stata data copertura di sostegno (mentre
la legge prevede che nessun problema di ordine economico possa giustificare
tale scelta).
- Carenza di posti nei servizi. L’offerta dei posti nelle scuole “pubbliche”
è carente di almeno 8.000 unità (dati forniti dal Comune stesso per le Scuole
d’Infanzia), tanto che durante gli incontri dei Rappresentanti dei genitori con
l’Amministrazione a febbraio 2013 sono state promesse (a voce) “almeno” 10
nuove sezioni nelle scuole materne statali, ma a tutt’oggi non sappiamo dove né
con quali soldi verranno aperte. Sullo stesso tema sono stati promessi
trattamenti personalizzati ai bambini di Precotto (che, come in altre zone di
nuova edificazione in cui non sono stati garantiti i servizi basilari, lo
scorso anno erano rimasti fuori dai servizi a causa della scarsità di posti) e
ai ricongiungimenti fratelli, per chi lo scorso anno ha usufruito dei diversi
criteri della circolare, i cui criteri sono stati, nel giro di un anno,
completamente stravolti. A tutt’oggi si tratta solo di vaghe promesse, fatte a
voce.
Manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre scuole. Finalmente,
dopo anni di disinteresse totale, è stato preso in carico il problema della
presenza di amianto all’interno di diversi Nidi e Materne cittadini. Il
problema è che tanti sono stati gli annunci fatti, ma nulla ancora si sa su
tempistiche e modalità di gestione di tali ristrutturazioni, con un rimpallo di
responsabilità tra Consigli di Zona e uffici competenti centrali. Non si
capisce a chi faccia capo il budget per la manutenzione ordinaria e
straordinaria, né chi definisca le priorità degli edifici su cui partire, né se
le somme messe a budget (nei Cronoprogrammi delle opere di manutenzione
straordinaria ci sono progetti messi a budget nel 2005 non ancora partiti!)
verranno “blindate” per tali lavori, o più facilmente dirottate su altre
emergenze non preventivate dal settore, come è già successo in zona 2 per il
caso Trotter. Come genitori siamo molto preoccupati, ci domandiamo se sia
vero che non ci siano già più soldi per la manutenzione ordinaria, considerando
che siamo solo a maggio e i cronoprogrammi triennali sono appena partiti, e
chiediamo maggiori aggiornamenti periodici sui cronoprogrammi. Inoltre,
auspichiamo una maggiore trasparenza sui controlli a fine intervento, dato che
alcuni interventi vengono riaperti più volte e altri non sono mai stati
terminati.
- Carta
dei Servizi. Dopo un avvio di annunci di collaborazione genitori-Comune
nella stesura, siamo ancora in attesa di questo importante documento
(attraverso il quale il Comune dovrebbe esplicitare i livelli minimi di qualità
offerta nei suoi Servizi), la cui pubblicazione ci è stata promessa a più
riprese (l’ultima volta dall’Assessore Guida, che aveva assicurato la sua
pubblicazione per metà febbraio 2013). Inoltre, non c’è più traccia della tanto
pubblicizzata collaborazione genitori-Amministrazione nei vari passaggi della
sua stesura, né tantomeno del Vademecum sulla Disabilità come parte integrante
di tale Carta, promesso ai genitori a maggio 2012, ri-promesso dall’Assessore
Guida a dicembre 2012 e mai realmente realizzato.
Ecco alcuni commenti dei membri
della Rappresentanza Cittadina circolati in mailing list a seguito dell’invito
dell’Assessore ai lavori di chiusura del Maggio 2013:
Emma Muracchioli, Presidente
dell’Unità Educativa 20 e membro della Rappresentanza Cittadina per la zona 3,
commenta: “Maggio 13 è la solita vetrina
in cui si parla di inclusione dei genitori... purché non vogliano davvero
entrare nelle scuole. Nessuno spazio
di confronto negli incontri in cui ho partecipato e da parte nostra ben poca
voglia di farci ulteriormente prendere per il naso nell'ennesimo convegno pieno
di bellissime idee ma nessuna intenzione
di concretizzarle. Diritti dei bambini? Ma facciamo un evento! Circolare iscrizioni?
Ma facciamo un evento! (Intanto al Settore non hanno accettato nessuna delle nostre controproposte e
comunque migliaia di bambini sono rimasti fuori.) Orti didattici? Ma facciamo un
evento! (E poi se va bene i bimbi piantano un pisello in un bicchiere di carta.)
Bambini esclusi da nidi e materne e famiglie nel panico? Ma facciamo un evento!
Riqualificazione dei quartieri attraverso le scuole? Ma facciamo un evento!
Ristorazione monopolistica e blindata? Ma facciamo un evento! Poi ci mostrano
slide di cos'è stato fatto a Torino o Canicattì, ci fanno ascoltare i grandi
esperti di tutta Italia... e noi seduti lì a roderci il fegato, toccando con
mano che altrove le cose si fanno. Altrove.”
Salvina Signorello, Presidente
dell’Unità Educativa 76 e membro della Rappresentanza Cittadina per la zona 9
commenta: “Sono andata ai primi due
incontri e la sensazione di essere presa in giro è stata così forte che al/ai
successivi non sono andata, me ne sono completamente disinteressata! Perché di
far parte di un teatrino già sistemato e addobbato non avevo voglia. Andare a
sentire cosa poi? Quelli che raccontano cosa fanno in alcune scuole e ti chiedi
perché in altre realtà non si può o non si vuole fare? Risposte non ce ne sono…
l’inclusione dei genitori va bene, ma… che non si faccia sul serio! Quattro fotocopie ogni tanto, raccolta fondo
cassa, poi… BASTA!”
Tatiana Ascione, Presidente dell’Unità Educativa 51 e membro
della Rappresentanza Cittadina per la zona 7 commenta: “Prima la Moioli, poi la Guida, adesso Cappelli... mi pare che nulla
sia cambiato. Se vado a vedere le mail di 2 anni fa, sia a livello cittadino
che di zona/quartiere leggo che scrivevo sempre degli stessi problemi:
educatrici/Doa/sostegno; carta dei servizi, manutenzione scolastica (il tema mi
è caro, nella mia Unità Educativa c'è un asilo che devono ricostruire da 7
anni, i bambini sono in una SEDE VOLANO, senza uscita di sicurezza, da
7anni!!!!!) ... a questo punto inizio a essere stufa non solo di essere presa
in giro, ma anche di essere strumentalizzata (bellissimo il passaggio del
comunicato del Comune legato alla condivisione del lavoro sulla carta dei
servizi...). … Io credo che a questo punto sia necessario essere un po' più
incisivi, se l'amministrazione non si fa problemi a mandare in giro tale
comunicato stampa, perché noi dobbiamo farcene a disertare il maggio 13 in modo
netto e deciso, boicottandolo palesemente?”
Ci fa molto piacere che il Comune
si occupi di manifesti pedagogici e progetti speciali, che riteniamo
interessanti e importanti per la crescita dei nostri bambini, ma vorremmo che
l’Amministrazione, e l’Assessore in primis, dessero la precedenza ai gravissimi
problemi di gestione ordinaria che ogni giorno noi genitori ci troviamo ad
affrontare nei Servizi all’Infanzia di Milano frequentati dai nostri figli.
Accetteremmo volentieri le “brioches” che l’Assessore ci offre, se prima ci
garantisse il pane quotidiano!
La Rappresentanza Cittadina dei
genitori dei Servizi all’Infanzia di Milano