venerdì 13 settembre 2013

Pubblicate le liste d'attesa aggiornate: recuperati 600 posti, ne mancano circa 1800

Sono state pubblicate sul sito del Comune le liste d'attesa aggiornate al 6 settembre per l'ammissione dei bambini nei nidi (link) e nelle materne (link) comunali milanesi. Come segnala lo staff di ChiedoAsilo (link) e riporta Zita Dazzi nel suo articolo su la Repubblica "Nidi e materne, in lista d'attesa ancora 1800 famiglie milanesi" (link), queste liste si stanno accorciando, ma anche dopo aver recuperato circa 600 posti per rinunce, trasferimenti e doppie iscrizioni la situazione rimane critica. Il Comune assicura che entro qualche mese sarà risolta, però l'entità di queste cifre ci lascia perplessi, e ci suscita alcune domande. Per esempio, come si deve organizzare adesso un genitore lavoratore che vede ancora numerosi bambini in lista prima del suo? E come si sente un bambino che ha già frequentato il nido e ora non è stato ammesso alla materna?

2 commenti:

  1. E' una situazione assurda e inaccettabile. Per quanto mi riguarda mi sento quasi fortunata nonostante in realtà mi hanno assegnato una materna lontanissima della scuola elementare di mia figlia più grande. Infatti non sono riuscite neanche a soddisfare le richieste di trasferimento per ricongiugimento fratelli... Alla fine riusciranno a soddisfare tutta la lista ma solo perchè ci saranno tante rinuncie perchè la gente non può aspettare per sempre e quindi troverà altre soluzioni presso strutture private...

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  2. A queste due domande credo di poter rispondere visto che la mia situazione mi sembra la medesima! Un genitore, lavoratore, che vede il proprio figlio con 14 bambini davanti a lui si sente "solo" in quanto non ha appoggio, aiuto e comprensione da parte di nessuno (mi riferisco alle autorita' preposte le quali si scaricano la patata bollente gli uni con gli altri). Puo' considerarsi "fortunato" se ha dei nonni che possono prendersi cura del piccolo (stiamo parlando di un bambino di tre anni che ha frequentato il nido dall'eta' di 7 mesi). Si sente frustrato per non saper quale scusa continuare ad accampare per quando suo figlio, che lo vede uscire quotidianamente di casa con il fratello piu' grande, gli chiede "io quando vado all'asilo con i miei amici?". Ecco ci si sente proprio cosi. Ora la mia domanda, rivolta ad: assessori/dirigenti di settore/responsabili ufficio iscrizioni ecc ecc. e' questa: "se voi vi trovaste in questa situazione come vi comportereste?". Grazie per aver letto il mio sfogo.

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